Scenografia – Nella breve estate islandese c’è un periodo magico che dura poche settimane. Va da metà agosto ai primi di settembre. Le condizioni di luce permettono di nuovo l’osservazione dell’Aurora Boreale e gli Altopiani sono ancora accessibili prima della chiusura invernale. Quando il crepuscolo inizia a farsi strada fra le luci del lungo tramonto estivo capita sempre, una sera, che il cielo assuma un colore nuovo, come se luci di una città lontana disturbassero la purezza dell’aria. Le nostre guide cercano questo momento seguendo per giorni l’evoluzione dei parametri astronomici. D’improvviso quel chiarore diffuso inizia a fluttuare come mosso da un vento impetuoso e vaste volute di luce si generano fino a trasformarsi in un’immensa tenda che oscilla sulle nostre teste. È la prima Aurora Boreale dell’anno. Può capitare a Reykjavik, o alla Laguna degli Iceberg, o in un punto qualsiasi della Riserva Naturale di Fjallabak, partendo con le jeep in piena notte. È sempre un bel regalo, per chi è venuto fin qui.
Iniziamo il nostro viaggio dalle località famose a poca distanza dalla capitale Reykjavik. Prima di affrontare gli aspri altopiani centrali, passeggiamo quindi nel Parco Nazionale di Þingvellir, sostiamo al Geyser di Strokkur e alla Cascata di Gullfoss. Ci addentrimo poi nel corridoio desertico di Kjölur che percorriamo verso Nord fino ad Akureyri e a Húsavík, famosa per la popolazione di cetacei che frequenta la baia antistante. Da Húsavík ci spostiamo sul Lago Mývatn, ove si concentrano imponenti fenomeni vulcanici, come gli Pseudocrateri di Skútustaðir, proprio in riva al lago, o il vulcano Hverfell. Poco più a Est è il Parco Nazionale di Jökulsárgljúfur con Dettifoss, la più imponente cascata d’Europa. Deviamo verso Sud per attraversare una landa di basalto e sabbie nere che muta lentamente in deserto bianco di pomice. È il regno del Vulcano Askja. Viti, il lago caldo che occupa il fondo di un piccolo cratere all’interno della caldera di Askja, ci attende per un bagno davvero insolito, ma non ci faremo mancare passeggiate nelle recenti colate di lava basaltica ed escursioni nel deserto di sabbia nera. Una spettacolare pista secondaria ci conduce negli altopiani orientali dominati dal vulcano Snæfell. Un’oasi verde nella regione di Fljótsdalur ci accoglie per un altro bagno sotto una piccola cascata di acqua bollente. Dal rifugio alle pendici di Snæfell camminiamo sul Vatnajökull, il più grande ghiacciaio d’Europa. Trascorriamo una notte nel remoto villaggio di Borgarfjörður, circondato dalle più sorprendenti montagne d’Islanda a picco sull’Oceano. Una pista molto panoramica ci porta poi verso sud per una passeggiata davvero suggestiva nella remota valle di Fossardalur, la “Valle delle Cascate“, fra le montagne alle spalle del villaggio di Djupivogur. Da Fossardalur seguiamo la costa fino alla Laguna degli Iceberg di Jökulsárlón e il Parco Nazionale di Skaftafell. Quella che secondo noi è la pista più bella d’Islanda ci conduce nella regione di Fjallabak attraverso la valle di Eldgjá e il Langisjór. Una casa di legno tutta per noi sarà per due giorni il nostro campo base per escursioni fra montagne policrome e bagni caldi a tutte le ore.
Paolo Cortini, geologo, e Laura Redaelli, biologa marina, ci portano a scoprire le meraviglie naturalistiche nelle località raggiunte durante i viaggi di 90° EST. Tutti i video sono disponibili in HD sul nostro canale YouTube.
La regione interna e selvaggia d’Islanda, quella che non dispone di strade asfaltate, ponti, villaggi e punti di rifornimento prende il nome di “Altopiani“. Questo esteso territorio, in gran parte inaccessibile, nasconde il meglio di questo paese: spazi sconfinati, immensi ghiacciai, grandi sistemi vulcanici, torrenti impetuosi, sorgenti calde naturali. È una delle aree incontaminate più vaste d’Europa ed ospita, inoltre, il più grande deserto sabbioso del continente. Per accedere a questo territorio e per soggiornarvi sono necessari mezzi 4X4 speciali ed un’organizzazione che consenta alcuni giorni di autonomia di viveri e carburante. Gli Altopiani offrono esperienze intense e coinvolgenti ma richiedono consapevolezza, prudenza e responsabilità. Per questo le nostre guide hanno una preparazione specifica maturata in anni di formazione in Italia e in Islanda. Consulta la nostra pagina di approfondimento se vuoi sapere di più sulla gestione dei nostri viaggi in Islanda, sui veicoli e sulle nostre guide. L’itinerario di questo viaggio prevede tutte le località che ogni viaggiatore si aspetta di raggiungere, ma riserva tempo prezioso all’esplorazione degli Altopiani.
Alla latitudine dell’Islanda, nel mese di agosto, l’oscurità notturna cresce di circa sette minuti ogni giorno. Se all’inizio del mese la luce è ancora presente e abbondante per 24 ore, a metà mese la situazione è già molto diversa. Il 15 agosto, a Reykjavík, il sole sorge intorno alle 5.15 e tramonta intorno alle 21.45. La sua traiettoria però non scende sotto l’orizzonte abbastanza da rendere il cielo notturno completamente buio. Tra le 23 e le 2 del mattino l’oscurità è comunque sufficiente a rendere visibile l’aurora boreale. A fine mese la situazione migliora ulteriormente: il sole sorge verso le 6.00 e tramonta intorno alle 20.45. Tra le 21 e le 4 del mattino l’oscurità è più che sufficiente per vedere l’aurora, specialmente nell’Islanda meridionale. Perché è così importante specificare che l’aurora è visibile anche nel mese di agosto? Perché nella seconda metà di agosto si verifica una condizione unica nel corso dell’anno: essendo gli Altopiani interamente accessibili fino ai primi di settembre, questo è l’unico momento dell’anno in cui possiamo vedere l’aurora da questo settore dell’isola. È bene ricordare che l’aurora boreale, per quanto sia un fenomeno davvero suggestivo, non andrebbe considerata come l’obiettivo principale di un viaggio, perché la sua comparsa è governata da molti fattori in parte incontrollabili. Conviene quindi pianificare il viaggio in Islanda, in estate o in inverno, in modo che sia gratificante indipendentemente dalle nostre effettive possibilità di vedere l’aurora. La seconda metà di agosto, come anche le settimane di febbraio e marzo in cui collochiamo i nostri viaggi invernali in Islanda, rispondono proprio a questa esigenza: le migliori condizioni per vedere l’aurora, ma anche la miglior illuminazione diurna per godersi il paesaggio e le mille opportunità che l’Islanda offre di giorno, in estate come in inverno.
Per scoprire il valore aggiunto di un viaggio in Islanda con 90° EST ecco date e sedi dei nostri prossimi incontri. L’ambiente, i percorsi, le sistemazioni, i nostri 4X4 speciali, la filosofia di viaggio e tutti i dettagli direttamente dalla voce dei nostri accompagnatori. La partecipazione è libera e gratuita. Per la gestione degli spazi è richiesta l’iscrizione.
Itinerario e programma di viaggio
Sabato 19 Ci troviamo all’aeroporto di Reykjavík Keflavík e da qui ci trasferiamo all’hotel. Cena libera e pernottamento in hotel a Reykjavík.
Domenica 20 Il viaggio vero e proprio inizia oggi con la visita del Circuito d’Oro: il geyser di Strokkur, il Parco Nazionale di Þingvellir, famoso per ragioni storiche e geologiche e la grande cascata di Gullfoss. Nel pomeriggio partiamo alla volta degli altopiani centrali per fermarci, in pieno deserto, a Kerlingarfjöll. Lungo il percorso ci fanno compagnia due fra i più estesi ghiacciai d’Islanda: il Langjökull alla nostra sinistra e l’Hofsjökull alla nostra destra. Kerlingarfjöll è un’area montuosa di grande valore paesaggistico e naturalistico, ricca di sorgenti calde, calanchi policromi e fumarole. Cena e pernottamento in rifugio a Gíslaskáli.
Lunedì 21 Partiamo di buon mattino per una suggestiva escursione a piedi a Kerlingarfjöll fra nuvole di caldo vapore e rivoli d’acqua a diverse temperature. Raggiungiamo poi Hveravellir per un rilassante bagno caldo in una delle più confortevoli sorgenti calde naturali d’Islanda. Nel pomeriggio riprendiamo la via in direzione Nord, completiamo l’attraversamento del deserto centrale, sostiamo ad Akureyri, seconda città d’Islanda per numero di abitanti, e raggiungiamo il villaggio di Húsavík sulla costa settentrionale. La nostra guesthouse sorge in una dolcissima radura, al cospetto di alte montagne, fra recenti colate di lava e rivoli d’acqua popolati da decine di specie di uccelli. Cena e pernottamento in guesthouse a Húsavík.
Martedì 22 Oggi ci attende una giornata particolarmente intensa. Iniziamo con un’uscita in gommone RIB
dedicata alla ricerca dei cetacei. Húsavík è la località migliore di tutta l’Islanda per questo tipo di attività. Il RIB è un’imbarcazione molto veloce che permette grande agilità di movimento ed un’osservazione particolarmente efficace. Ci spostiamo quindi verso Sud per trasferirci sulle verdi sponde del Lago Mývatn, al centro di una delle zone vulcaniche più attive d’Islanda. Possiamo scegliere tra varie attività: la salita al cratere del vulcano Hverfell o la visita all’oasi di Höfði, per esempio, vero museo all’aria aperta sulle essenze vegetali di questo ambiente lacustre. Raggiungiamo Dettifoss, la più imponente cascata d’Europa, per poi rientrare in pieno deserto lungo un’aspra pista che attraversa colate di basalto e depressioni colmate di pomice. Un tripudio di colori dal nero all’oro ci accompagna fino al vulcano Askja e al rifugio Dreki che useremo per due giorni come campo base. Cena e pernottamento in rifugio a Dreki.
Mercoledì 23 Giornata dedicata all’esplorazione della caldera del vulcano Askja. Una piacevole passeggiata in ambiente vulcanico ci porta al lago caldo nel cratere di Viti. Bagno tonificante
e rientro al rifugio. Prima di cena, o subito dopo, ci attende una facile esplorazione del profondo canyon di Drekagil, proprio alle spalle del rifugio. Cena e pernottamento in rifugio a Dreki.
Giovedì 24 Un’escursione automobilistica nel deserto di sabbia nera fra il vulcano Askja e le insidiose sorgenti del torrente Jökulsá á Fjöllum ci permette di raggiungere la grande colata del vulcano Bárðarbunga, frutto dell’eruzione terminata nel mese di febbraio 2015. Ci spostiamo quindi negli altopiani orientali, regione dominata dal vulcano Snæfell. La pista attraversa scenari desertici di grande suggestione e vallate verdeggianti. Sostiamo per un incredibile bagno
sotto una piccola cascata bollente in un’oasi verde pressoché sconosciuta al grande pubblico. Cena e pernottamento in rifugio a Snæfell.
Venerdì 25 Raggiungiamo il ghiacciaio Vatnajökull, il più esteso del Pianeta al di fuori delle calotte polari, per una facile escursione. Ci muoviamo in direzione della costa orientale sostando nella cittadina di Egilsstaðir per rifornimenti. Nel pomeriggio ci trasferiamo nel minuscolo villaggio di pescatori di Borgarfjörður seguendo una strada panoramica fra aspre montagne e alte scogliere. Cena e pernottamento in guesthouse a Borgarfjörður.
Sabato 26 Borgarfjörður è il centro principale di una regione montuosa straordinariamente bella e varia, Víknaslóðir. Una costa frastagliata e selvaggia, popolata da foche e uccelli, è ornata di montagne dall’aspetto dolomitico in cui la neve resiste spesso per tutta l’estate a pochi metri dal mare. Questi monti nascondono fenomeni geologici interessantissimi, oggetto di una vasta letteratura scientifica, e rocce insolite nel panorama islandese. È un territorio incontaminato in cui è ancora possibile riconoscere le tracce di insediamenti umani antichissimi. Ci attente un’escursione facile ma molto panoramica. Lungo il percorso raggiungiamo Stórurð, una radura costellata di enormi blocchi di roccia. Il fenomeno all’origine di questa morfologia è ormai noto, ma per secoli Stórurð ha rappresentato il substrato ideale per miti e leggende. Nel pomeriggio raggiungiamo il Berufjörður, con scenari tra i più maestosi di tutta la costa d’Islanda. Ci fermiamo a Eyjólfsstaðir, in una valle chiamata Fossardalur, letteralmente “La Valle delle Cascate”. Cena e pernottamento in guesthouse a Eyjólfsstaðir.
Domenica 27 La valle di Fossardalur ci regala un’altra passeggiata facile e molto panoramica lungo uno dei suoi infiniti plateau rocciosi. Le rocce di cui sono fatte queste montagne sono famose fra i collezionisti di minerali di tutto il mondo per la qualità e l’abbondanza di cristalli di una particolare famiglia di minerali, le zeoliti. Nel pomeriggio percorriamo il tratto più spettacolare della costa sud orientale sostando al faro di Hvalnes e passeggiando sulla penisola di Stokksnes. In serata raggiungiamo Reynivellir, l’insediamento più vicino alla Laguna degli Iceberg di Jökulsárlón. Cena, visita “notturna” alla Laguna degli Iceberg e pernottamento in guesthouse a Reynivellir.
Lunedì 28 Torniamo a Jökulsárlón e alla spiaggia oceanica antistante (nota tra i visitatori come Diamond Beach) per ammirarle in condizioni diverse di luce e di marea rispetto alla sera precedente. Ci trasferiamo poi nella regione del Parco Nazionale di Skaftafell, che ci offre una grande varietà di ambienti tra cui scegliere: i suoi ghiacciai Skaftafellsjökull e Svínafellsjökull, la cascata di Svartifoss, la valle di Morsardalur. Raggiungiamo quindi l’interessantissima regione di Álftaver e la guesthouse di Þykkvabæjarklaustur per la cena e pernottamento.
Martedì 29 Inizia oggi la nostra estesa esplorazione della Riserva Naturale di Fjallabak, territorio vasto e selvaggio, a Nord del ghiacciaio Mýrdalsjökull. La valle di Eldgjá, in realtà un’enorme frattura della crosta terrestre, ci introduce a questo ambiente montuoso costellato di laghi e impreziosito da rocce di tutti i colori. Segue poi il lago Langisjór e, tempo permettendo, l’ascensione al monte Sveinstindur. Raggiungiamo quindi Hólaskjól o Landmannahellir in serata per la cena e il pernottamento in rifugio.
Mercoledì 30 Questa regione, vero atelier della Natura, offre una varietà di meraviglie. Dal ghiacciaio Mýrdalsjökull, a vari percorsi a piedi a Landmannalaugar, ad un bagno in una delle sorgenti calde naturali più suggestive d’Islanda, al deserto di Mælifellsandur. Organizziamo le giornate di oggi e di domani in modo da sfruttare al meglio le opportunità offerte da questo ambiente straordinario. Cena e pernottamento in rifugio a Strútur o Landmannahellir.
Giovedì 31 Chi ha la fortuna di non avere “i minuti contati” per esplorare la Riserva Naturale di Fjallabak ha il privilegio di poter dedicare tempo prezioso anche agli ambienti che i flussi turistici maggiori tralasciano. I laghi, per esempio. Una passeggiata in assoluta solitudine nel cuore della Riserva o un percorso tra il Mælifellssandur e il corso del torrente Markarfljót sono ottime occasioni per congedarsi dagli Altopiani d’Islanda. Il pernottamento a Laugarvatn ci offre la libertà di dedicare quasi l’intera giornata al settore orientale della Riserva. Raggiungiamo Laugarvatn nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento in guesthouse a Laugarvatn.
Venerdì 1 Attraversiamo una vasta regione agricola con villaggi tradizionali, fattorie e allevamenti di cavalli. In base alle condizioni meteorologiche e ai desideri dei viaggiatori decidiamo l’itinerario di rientro verso la capitale. Tra le possibili attività abbiamo predisposto un’escursione a piedi al vulcano Fagradalsfjall, che ha avuto due lunghe e spettacolari fasi eruttive dal 19 marzo 2021. Raggiungiamo Reykjavík nel pomeriggio per la visita del centro cittadino. Cena libera e pernottamento in guesthouse.
Sabato 2 Ci trasferiamo all’aeroporto di Reykjavík Keflavík per il volo di rientro.
Per osservare l’Aurora Boreale in Islanda è necessario prevedere spostamenti notturni in auto. Questa attività va quindi calibrata con i programmi diurni in modo da assicurare il necessario riposo. L’accompagnatore è in contatto con i più autorevoli istituti che si occupano del monitoraggio dell’attività solare – da cui dipende l’Aurora Boreale – ed ha una preparazione specifica su questo fenomeno. Scopri cosa facciamo per non mancare all’appuntamento.
Legenda
Alloggio con alimentazione a 220V
Negli Altopiani i rifugi non sono collegati alla rete elettrica nazionale e l’alimentazione è spesso a 9V/12V
Escursione a piedi di durata inferiore a 2 ore e dislivello contenuto in 200m
Escursione a piedi di durata compresa fra 2 e 4 ore e dislivello compreso fra 200 e 400m. Sono disponibili attività alternative
Escursione a piedi di durata superiore a 4 ore e dislivello compreso fra 400 e 600m. Richiede un minimo di allenamento. Sono disponibili attività alternative
Costume da bagno a portata di mano. Il percorso odierno prevede la sosta presso sorgenti calde balneabili o centri termali
Possibilità di effettuare whale watching compatibilmente con la tempistica e la disponibilità del gruppo
Attività facoltativa gratuita
Attività facoltativa non inclusa nella quota individuale
L’inizio di luglio e la fine di agosto, in Islanda, sono quasi due stagioni diverse. Basti pensare che ai primi di luglio il sole sorge intorno alle 3.15 e tramonta intorno alle 23.45, che significa 20 ore e mezzo di luce piena. A fine agosto sorge verso le 6 e tramonta intorno alle 20.45; 14 ore e 40 minuti di luce piena. Sempre giornate molto lunghe, ma c’è una bella differenza. L’ecosistema segue questi cambiamenti. Fiori e uccelli sono più abbondanti a luglio, ma anche i turisti. Nessuna speranza di vedere l’aurora a luglio, mentre i più fortunati, a fine agosto, oltre all’aurora, riescono a vedere la prima spruzzata di neve negli Altopiani ed è subito…Buon Natale ;) Passa al viaggio dell’8 luglio
Nei primi giorni di agosto l’ecosistema islandese inizia quella serie di trasformazioni che lo porterà, nel giro di un mese, ad essere pronto per affrontare il cambiamento di clima tipico del mese di settembre: le fioriture si attenuano, gli uccelli, una specie dopo l’altra, iniziano a migrare, le notti cominciano ad allungarsi (si fa per dire, intorno al 10 agosto il Sole sorge alle 5 e tramonta alle 22…). La piena estate islandese regala gli Altopiani perfettamente percorribili e le sorgenti calde raggiungono la temperatura più elevata perché la neve dell’inverno precedente si è ormai completamente sciolta. Da questo punto di vista non ci sono grandi differenze fra il viaggio del 15 agosto e quello dell’1. Passa al viaggio del 5 agosto
Per questo viaggio abbiamo scelto di utilizzare un minibus 4X4 modificato. Questo ci permette di non rinunciare allo stile e ai percorsi che caratterizzano i viaggi di 90° EST e di proporre un viaggio in Islanda ad un prezzo più contenuto. L’estate di metà agosto, in Islanda, presenta ormai qualche ora di oscurità notturna e l’aurora boreale torna protagonista del cielo. L’ecosistema, sebbene il clima sia ancora pienamente estivo, si prepara per i grandi cambiamenti che il mese di settembre prepara, ad iniziare dalle zone interne. Per avere un’idea di quanta luce ci sia in Islanda in questo periodo, il 15 agosto il sole sorge alle 5.15 e tramonta alle 21.45 e la notte guadagna circa sei minuti e mezzo al giorno. Passa al viaggio del 12 agosto
La seconda parte dell’inverno è un momento di pura magia in Islanda. A partire dai primi di febbraio le giornate sono sufficientemente lunghe e luminose da permettere di godere al meglio delle infinite situazioni che la costa e il primo entroterra offrono. Anzi, la costa è decisamente più interessante in inverno piuttosto che in estate. Per questo i nostri itinerari in Islanda cambiano tra una stagione e l’altra: per cogliere, di volta in volta, sempre le situazioni migliori. L’inverno è la stagione della fascia costiera, delle lagune glaciali, delle renne, delle scogliere innevate e…dell’Aurora Boreale. Islanda Aurora Boreale 9 giorni
Abbiamo costruito questo tour in Islanda a caccia di aurore boreali per rispondere ad una richiesta frequente dei nostri viaggiatori, quella di poter visitare anche la Penisola di Snæfellsnes, quel il sottile lembo di terra che si protende verso la Groenlandia, nelle migliori condizioni. È nato così un viaggio più lungo che comprende anche alcune località magiche dell’Islanda occidentale che si possono ammirare solo se si dispone di tempo. Il risultato è un itinerario straordinario da ovest a est per vedere tutto il meglio che l’Islanda possa offrire in inverno, per scoprire angoli meravigliosi della costa e del primo entroterra, che solo pochi fortunati viaggiatori hanno la possibilità di conoscere. Islanda Aurora Boreale 12 giorni
Il 19 marzo 2021 è iniziata una spettacolare eruzione vulcanica a Fagradalsfjall, nella Penisola di Reykjanes. Si tratta di un fenomeno estremamente interessante dal punto di vista scenografico, ma anche scientifico a cui, immaginiamo, chi sceglie un viaggio in Islanda non voglia rinunciare. L’eruzione, fino ad oggi, si è svolta in due fasi: da marzo a settembre 2021 e durante tutto il mese di agosto 2022. Abbiamo seguito l’evoluzione degli eventi geologici nella Penisola di Reykjanes nei due anni precedenti l’inizio dell’eruzione e da lì abbiamo condotto alcuni collegamenti in diretta e lezioni per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze Naturali dell’Università Statale di Milano. Compatibilmente con il necessario rispetto di adeguati standard di sicurezza e con l’effettivo stato di attività del vulcano, abbiamo previsto un’escursione a Fagradalsfjall nelle giornate del 20 agosto o dell’1 settembre. Si tratta di un percorso a piedi di circa 14 chilometri, segnalato e monitorato, privo di dislivelli significativi. Il programma della giornata potrà variare in funzione delle condizioni meteorologiche e delle eventuali disposizioni delle Autorità locali.
Staff e veicoli 4X4
Un Geologo italiano, un accompagnatore islandese e un cuoco seguono il gruppo. Il cuoco si muove autonomamente senza sottrarre al gruppo il tempo necessario ai rifornimenti e alla preparazione dei pasti. Con lui guadagniamo almeno tre ore al giorno. Usaiamo 5 veicoli fuoristrada speciali (Land Rover Defender 110 AT37, Nissan Navara AT35 o equivalenti) “SuperJeep“. Dispongono di pneumatici e sospensioni adeguatamente dimensionati e di dispositivi che permettono di raggiungere territori che le auto di serie non possono affrontare. Garantiscono elevati standard di sicurezza, grande libertà di movimento e gratificazione. I viaggiatori possono condurre le auto accettando le disposizioni degli accompagnatori. Due esperti piloti in ogni gruppo consentono a tutti di affrontare piacevolmente le situazioni di guida che si incontrano negli Altopiani d’Islanda. La guida dei veicoli è facoltativa. Scopri le nostre auto
Quota individuale per 15 giorni/14 notti: € 4980 + volo
Ecco una domanda che ci viene posta con una certa frequenza: “In Islanda si riesce a vedere l’aurora boreale anche in estate?” La risposta è…Sì, a partire da metà agosto. Vediamo perché. L’aurora boreale può essere vista da terra in certe condizioni (ne abbiamo già parlato qui): 1) l’attività magnetica del Sole…continua
Quando i nostri geologi raccontano dell’evoluzione della superficie del nostro Pianeta ricorrono spesso ad un esempio: noi siamo come gli spettatori che di un film osservano solo un singolo fotogramma, tutto il resto della vicenda può essere ricostruito o immaginato, ma non può essere…continua
Classico dubbio, o curiosità, di chi progetta un viaggio in Islanda. Quante ore di luce, o di oscurità, ci sono in un giorno? Può sembrare una questione di poco conto, ma non lo è. Qualche esempio. Normalmente si pensa che l’inverno sia la stagione dell’aurora boreale. È vero ma se conosci…continua
Intorno al vulcano Askja
Se c’è un’area che identifica gli Altopiani d’Islanda, quella è la regione del vulcano Askja. Askja è uno dei vulcani più studiati al mondo, ma anche uno dei più interessanti perché in un raggio di pochi chilometri permette di osservare un corredo incredibile di fenomeni naturali grandiosi: il ghiacciaio più esteso del pianeta al di fuori delle calotte antartica e groenladese, il deserto sabbioso e l’area selvaggia più grandi d’Europa, torrenti impetuosi, immense colate di lava, rocce di tutte le forme e di tutti i colori. Tutto questo, però, non basta per spiegare da dove nasca il fascino di questo ambiente. La realtà è che ad Askja l’uomo si sente piccolo così. Sembra una terra fatta per i giganti. Lo spazio infinito che ci circonda, il silenzio, il mare di sabbia, l’oceano di ghiaccio che chiude l’orizzonte, valli, canyon…e questa sensazione fortissima di una terra, intorno a noi, su cui l’uomo non ha mai messo piede. Letteralmente. Qui la NASA collauda i suoi rover sin dai tempi delle missioni Apollo. Tra l’agosto 2014 e febbraio 2015 Askja è stato protagonista di una delle più spettacolari eruzioni degli ultimi decenni sulla terra. Non si è verificata ad Askja, in realtà, ma 15 km a sud, in mezzo alla sabbia, in un punto chiamato Holuhraun. Noi eravamo lì all’inizio dell’eruzione, a sentire la terra che si muoveva sotto i nostri piedi. Askja è presente in tutti nostri viaggi in Islanda della stagione estiva.