Perché in Islanda con 90° EST

90° EST opera in Islanda dal 2003 con una squadra composta da Geologi e Naturalisti italiani e da professionisti locali. Nel nostro staff sono presenti docenti universitari, ricercatori, piloti istruttori Land Rover, membri del Search & Rescue Team e liberi professionisti. Alcuni di noi vivono in Islanda.
Tutte le guide di 90° EST seguono un rigoroso percorso di formazione e continuo aggiornamento, in Italia e in Islanda, per garantire i migliori standard di professionalità e competenza. Il valore aggiunto, però, è dato dall’esperienza e dalla dimestichezza con l’ambiente islandese. La nostra presenza stabile in Islanda ci permette di esplorare il territorio nel corso dell’anno, di scoprire nuove destinazioni e nuovi percorsi, di gestire autonomamente una flotta di veicoli fra i migliori esistenti.
L’esperienza di 90° EST si esprime anche nella gestione di spedizioni scientifiche. Nel 2010, per esempio, abbiamo condotto squadre di vulcanologi di tutto il mondo ai crateri del vulcano Eyjafjallajökull per la raccolta di campioni di lava e gas. L’avvicinamento avveniva percorrendo 30 km sulla superficie del ghiacciaio Mýrdalsjökull a bordo dello stesso tipo di auto che utilizziamo nei nostri viaggi. Nel 2014, in collaborazione con le autorità locali, abbiamo partecipato all’evacuazione dei turisti dai territori minacciati dall’eruzione del vulcano Bárðarbunga. L’estate successiva i nostri viaggiatori hanno beneficiato direttamente di quell’esperienza, immergendosi – primi esseri umani – nelle nuove sorgenti calde generate dall’attività vulcanica dell’inverno precedente. Le nostre guide sanno dove andare, sanno dove trovare i fenomeni e gli scenari più interessanti, conoscono quelle località che, per fortuna, non saranno mai sulle mappe.

I percorsi

L’approccio più comune fra quanti viaggiano in Islanda prevede un itinerario lungo la Strada circolare n. 1 “Ring Road” con alcune veloci deviazioni giornaliere verso le aree vulcaniche o glaciali. La Ring Road è infatti l’unica via di comunicazione che può essere interamente percorsa da veicoli tradizionali per gran parte dell’anno. Un viaggio in Islanda, però, può essere ben altro. Può prevedere l’attraversamento dei deserti centrali e la sosta in alcuni settori delle aree interne impossibili da raggiungere per chi non dispone di veicoli speciali, di guide che conoscano ogni dettaglio di quel territorio e i rischi che certi luoghi selvaggi presentano in assenza di una preparazione specifica. Altopiani deserti nascondono infatti i più importanti tesori naturali di questo Paese. Chi ha l’occasione di sostare in queste aree anche per la notte può cogliere tutte le emozioni che questi luoghi magici sono capaci di offrire ad ogni ora e può raggiungere località straordinarie che altrimenti restano escluse dall’itinerario. La sosta nei rifugi interni permette inoltre di evitare lunghi trasferimenti da e per le strutture ricettive costiere.
L’Islanda offre attrattive diverse nel corso dell’anno e il suo ambiente muta anche nel corso di una stessa stagione. I nostri percorsi sono studiati per non mancare agli appuntamenti. Inutile, per esempio, cercare i Pulcinella di Mare o le fioriture dei lupini a fine agosto, l’Aurora Boreale a luglio o le renne sulla costa in estate. Le nostre guide sanno come evitare perdite di tempo e inutili frustrazioni.
Gli itinerari sono studiati per offrire una conoscenza completa di questa straordinaria isola che propone una varietà sorprendente di ambienti, morfologie, colori e sensazioni. Tutte le mete classiche vengono raggiunte nei nostri viaggi: le cascate di Gullfoss, Svartifoss e Dettifoss, i Parchi Nazionali di Skaftafell, Þingvellir e Jökulsárgljúfur, la Laguna degli Iceberg di Jökulsárlón, il Lago Myvatn, il geyser di Strokkur. A questi luoghi, spesso affollati, dedichiamo il tempo necessario per una visita completa ed esauriente, ma preferiamo investire tempo nei deserti di Kjölur o Sprengisandur, nelle aree vulcaniche di Askja, Landmannalaugar, Fljótsdalur e nei fiordi, in quelle aree, cioè, che non sono rappresentate da un unico “punto di interesse” (come può essere una cascata o un geyser), ma da un territorio che richiede tempo e, possibilmente, condizioni di luce diverse per essere apprezzato degnamente.
I trasferimenti, ove possibile, sono pianificati in modo da incontrare le condizioni di illuminazione più opportune, evitando di restare in auto troppo tempo. Per esempio le piste di accesso a Landmannalaugar o Askja vengo percorse nel pomeriggio approfittando della luce calda del tramonto. Al contrario la seconda parte del trasferimento verso la costa settentrionale viene percorsa al mattino, quando la portata d’acqua dei torrenti glaciali da guadare è minima ed offre le migliori condizioni di sicurezza.

I veicoli 4X4 e l’esperienza di viaggio negli Altopiani

Le uniche vie di accesso agli altopiani e ai deserti sono piste riservate a mezzi 4X4. Alcune richiedono veicoli speciali dotati di un’altezza da terra superiore a quella delle auto di serie, dispositivi che permettano di guadare i torrenti, e dimestichezza con il territorio e con la variabilità meteorologica. Nelle aree centrali non esistono infatti punti di rifornimento di carburante e viveri e le condizioni climatiche possono rallentare la marcia. La presenza di due esperti piloti in ogni nostro gruppo permette a chiunque di affrontare questi percorsi.
Chi attraversa gli altopiani deve conoscere esattamente la propria autonomia, le caratteristiche dell’itinerario e deve poter valutare bene i tempi di percorrenza. La possibilità di affrontare queste situazioni apre le porte di un’Islanda meno accessibile fatta di spazi grandiosi, silenzi avvolgenti e fenomeni naturali unici al mondo. Alcuni torrenti negli altopiani, per esempio, possono essere attraversati solo in determinate ore del giorno e in particolari condizioni meteorologiche. Conoscere questi dettagli permette di raggiungere, in sicurezza, vasti settori degli altopiani.
Altro esempio: le tempeste di sabbia. Sono frequenti negli Altopiani, in estate. Si sviluppano in particolari condizioni meteorologiche che possono essere previste con giorni di anticipo se si conosce il territorio. Le si può subire, si possono evitare distribuendo le attività in luoghi e orari che non ci espongano a questo fenomeno, ma si può anche decidere di andarle a cercare. È un’esperienza a dir poco elettrizzante.
Questa dimestichezza con gli Altopiani permette di osservare, in sicurezza e con grande gratificazione, fenomeni naturali grandiosi che in altre condizioni rappresenterebbero solo un ostacolo o un rischio inutile. I nostri piloti e le nostre guide conoscono queste situazioni e distribuiscono trasferimenti e attività in funzione delle condizioni ambientali, riducendo rischi, disagi e perdite di tempo.
Le nostre Land Rover Defender 110 AT37, e le nostre Nissan Navara AT35 appartengono alla categoria “SuperJeep” e sono i migliori veicoli disponibili in Islanda per affidabilità, sicurezza e versatilità. Hanno pneumatici da 35 e 37 pollici e sospensioni dimensionate per le piste più accidentate. Possono guadare i torrenti e “galleggiare” sulla sabbia del più vasto deserto sabbioso d’Europa, quello a Nord del ghiacciaio Vatnajökull. Ogni veicolo è dotato di cinque comodi posti e di un ampio bagagliaio. Questa disponibilità di spazio assicura grande comfort. Ogni veicolo è accuratamente controllato dai nostri meccanici al termine di ogni viaggio e sostituito ogni 3 o 4 anni. Questi mezzi ci permettono di muoverci agilmente negli altopiani liberandoci dal vincolo di seguire la Ring Road per la maggior parte dei trasferimenti. Abbiamo così molto più tempo da dedicare alla visita e alla sosta nelle aree più belle. È la libertà di vivere questi luoghi senza fretta. Basta salire in macchina e partire, anche in piena notte, per un bagno in una sorgente calda, o per una passeggiata sul ghiacciaio e da lì attendere l’aurora boreale o ascoltare il silenzio quando anche i pochi viaggiatori che arrivano fin qui se ne sono andati. Non è obbligatorio cercare l’emozione, ma in questo modo chi volesse concederselo può farlo.
Chi volesse riposare o semplicemente ritagliarsi uno spazio di autonomia può fermarsi al rifugio, scegliere un percorso alternativo o prendere una delle auto e inventarsi il proprio itinerario giornaliero. Le guide sono a disposizione anche per questo, con un consiglio e un’avvertenza, per chi volesse stare un po’ per conto suo in sicurezza.
In uno dei viaggi estivi impieghiamo un minibus 4X4 condotto da un autista professionista.
Scopri di più sulle nostre SuperJeep.

La formazione delle nostre guide

L’Islanda è un’isola vulcanica che ospita immensi ghiacciai e vasti deserti artici, montagne policrome, sorgenti calde naturali e sorprendenti fenomeni geomorfologici. È importante che siano un Geologo o un Naturalista ad accompagnare il gruppo in questo ambiente. Sono loro, infatti, i professionisti che più spesso si trovano a frequentare scenari di questo tipo anche al di fuori del contesto turistico. Un Geologo o un Naturalista italiano, con anni di esperienza in Islanda, segue ogni nostro gruppo.
Un accompagnatore locale è sempre presente e assicura la disponibilità di attività ed escursioni gratificanti anche a chi non potesse partecipare alle attività più impegnative, rappresenta una preziosa fonte di informazioni e di dialogo per chi volesse interagire con i locali, gestisce la manutenzione quotidiana dei veicoli e assicura rapidità di comunicazione e azione in caso di necessità. Il nostro staff segue un programma di aggiornamento costante e di condivisione delle esperienze in modo da offrire ai nostri viaggiatori opportunità che sarebbero impensabili per chi viaggia in autonomia. Alcune nostre Guide sono iscritte all’AIGAE.

I nostri cuochi

Un cuoco professionista segue il gruppo occupandosi dei rifornimenti e della preparazione di tutti i pasti. Con lui guadagniamo tempo prezioso non solo per fare di più, ma anche per muoverci con la giusta calma, per una sosta o per una deviazione fuori programma. Si muove, infatti, in autonomia rispetto al gruppo su un veicolo dotato di frigoriferi e attrezzature. Ci anticipa negli alloggi evitando inutili “code” nelle strutture in cui la cucina è condivisa o attese per i rifornimenti. Accompagnatori e viaggiatori devono solo sfruttare al meglio la giornata. Il gruppo si può anche dividere per seguire itinerari diversi e riunirsi solo all’ora di cena. Senza il nostro cuoco il gruppo dovrebbe dedicare almeno tre ore al giorno alle operazioni di rifornimento di viveri e alla preparazione dei pasti. Il cuoco assicura un’alimentazione di qualità, ricca e varia anche nel caso di allergie o intolleranze alimentari.

Sistemazioni

Le strutture ricettive di cui ci serviamo appartengono a tre categorie:
Guesthouse – Sono strutture di modeste dimensioni, a conduzione familiare, confortevoli e dotate di un numero limitato di camere a 2, 4 e più letti, di servizi in comune, di una sala da pranzo e di un’ampia cucina gestita dal gruppo. Spesso il gruppo occupa l’intera guesthouse. Per questo non è possibile garantire sempre e a tutti la camera doppia. Alcune guesthouse si trovano presso fattorie.
Rifugi – Rifugi e lodge sono le uniche forme di struttura ricettiva negli altopiani e nelle zone più remote. I rifugi, in Islanda, sono gestiti da uno o più Ranger che hanno il compito di garantire l’operatività del rifugio ed il servizio di vigilanza e sicurezza in collaborazione con il Rescue Team (l’equivalente del nostro Soccorso Alpino). I rifugi dispongono di camerate, di cucine a disposizione degli ospiti e di spazi comuni.
Lodge – Sono piccoli edifici dotati di un’area destinata a cucina/soggiorno e di un’area destinata al riposo. Come nei rifugi i letti sono distribuiti in camerate.
Nei rifugi più isolati e nei lodge le docce calde sono spesso a pagamento (3/4 Euro). Rifugi e lodge non forniscono viveri, né biancheria. Per questo abbiamo con noi un cuoco che provvede ai rifornimenti alimentari. I viaggiatori devono disporre di un sacco a pelo proprio. Nei rifugi e nei lodge i servizi igienici sono spesso disposti in un apposito edificio.

Altre informazioni utili

Questo è un viaggio, non una vacanza. I viaggiatori più soddisfatti sono spesso quelli che vivono questa esperienza con spirito di complicità nei riguardi dello staff e di intraprendenza verso le infinite opportunità che questo territorio può offrire.
Cosa stupisce positivamente?
La potenza della Natura, la vastità degli spazi, il silenzio inquietante di certi scenari, la sensazione di essere ospiti di lughi inviolati che emanano un’energia particolare, ma anche la potenza dei ghiacciai fra i più estesi del nostro pianeta, l’imponenza di alcune manifestazioni vulcaniche, i colori fantastici di molti scenari, il fascino dell’aurora boreale…e il piacere di immergersi in acque calde naturali in luoghi incontaminati, il divertimento di guidare veicoli imponenti in aree selvagge, lo spirito di gruppo, il rapporto di complicità fra viaggiatori ed accompagnatori.
Cosa può lasciare perplessi?
Capita, a volte, che qualche viaggiatore manifesti disagio in certe situazioni.
Questo viaggio richiede spirito collaborativo perché il gruppo si muove in condizioni di autosufficienza per gran parte del percorso. Gli accompagnatori sono sottoposti ad un impegno costante nella gestione dell’itinerario e dei contenuti culturali, nell’assicurare condizioni di sicurezza, nel rispondere alle esigenze di tutti, nel prevedere ed affrontare situazioni che richiedono attenzione continua. Viaggiatori ed accompagnatori sono infine sottoposti, ovviamente, alle medesime condizioni climatiche e logistiche. L’Islanda non dispone di una stagione turistica sufficientemente ampia, né di mezzi economici, né di risorse umane sufficienti a garantire gli standard di accoglienza disponibili in altre aree, ma il fascino dei luoghi in cui sorgono rifugi e lodge giustifica ampiamente qualche piccolo sacrificio.
La collaborazione fra accompagnatori e viaggiatori è importante. Dalla grado di sintonia che si instaura dipende sia la quantità di luoghi ed esperienze che si possono vivere, sia il grado di partecipazione emotiva. Offrire, anche occasionalmente e a turno, la propria disponibilità in operazioni come il lavaggio delle stoviglie dopo i pasti, o nel carico e scarico delle attrezzature dalla macchina di servizio può avere solo effetti benefici.

Staff

Paolo Cortini
Geologo Rilevatore. Si occupa di cartografia geologica per la Provincia Autonoma di Bolzano e della realizzazione delle nuove carte geologiche del Servizio Geologico d’Italia. Collabora come ricercatore in Scienza dei Materiali con una società spin-off dell’Università degli Studi di Milano. È docente a contratto di Petrografia nei corsi di laurea di Scienze Naturali e Scienze per la Diagnostica e la Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano. Accompagna i viaggi in Islanda, Isole Faroe, Svizzera e Isole Eolie.
Elena Biscuola
Elena Biscuola
Geologa, ha lavorato presso l’Ufficio Geologia e Prove Materiali della Provincia di Bolzano ed è stata guida nel Parco Regionale dei Colli Euganei per anni. Ha pluriennale esperienza nella conduzione di gruppi in luoghi remoti ed è conosciuta fra i nostri viaggiatori per alcune fra le più rocambolesche cacce all’aurora boreale. La sua passione per la musica (Elena è cantante professionista) le permette un’interazione del tutto particolare con i viaggiatori.
Laura Redaelli
Naturalista. Si è laureata in Scienze Naturali all’Università degli Studi di Milano con una tesi in ecologia comportamentale degli Elefanti Marini del Sud. Ha preso parte (e continua a farlo) a numerose missioni scientifiche in Atlantico e Mediterraneo per lo studio anatomico degli elefanti marini e per il monitoraggio di popolazioni di cetacei.
Attualmente svolge un dottorato di ricerca a Madera in bioacustica dei mammiferi marini.
Roberto Bertolina
Roberto Bertolina
Direttore tecnico. Da trent’anni nel settore turistico ha acquisito specifiche competenze nell’organizzazione di qualunque tipo di viaggio, per singoli o gruppi, in Italia e all’estero. Costruisce viaggi con la passione dell’artigiano che crea un pezzo unico, viaggi che spesso accompagna, affiancando gli esperti e i responsabili.
Flavia Cellerino
Flavia Cellerino
Storica, ricercatrice, impegnata nella divulgazione scientifica. Collabora con istituzioni pubbliche e private per la realizzazione di mostre, libri, convegni, corsi, conferenze. Viaggia da trent’anni lungo itinerari particolari per condividere la bellezza della natura e della creatività umana. Adora la montagna tanto quanto i libri… È convinta che la cultura debba essere una forma di servizio all’umanità e non una forma di potere.
Filippo Camerlenghi
Filippo Camerlenghi
Geologo, è Presidente dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche. Da vent’anni cura progetti di educazione e divulgazione scientifica in ambito scolastico e istituzionale. È uno dei massimi esperti italiani di geoturismo e turismo naturalistico. Accompagna i viaggi in Islanda e Svizzera.
Helgi Simonsen
Helgi Simonsen
Formatosi presso l’Istituto di Natura, Salute ed Ecologia della South Eastern University, Norvegia, è una delle più competenti e professionali guide escursionistiche delle Isole Faroe. Di Helgi apprezziamo la preparazione, la capacità innata di relazionarsi con viaggiatori stranieri e di sapersi porre come interprete di un mondo così particolare
Ingólfur Stefansson
Ingólfur Stefansson
Gestisce un’importante società di servizi turistici a Reykjavík. Cura le attività ufficiali di Land Rover Experience in Islanda, gestisce la formazione delle nostre Guide e dei collaboratori locali per tutto ciò che riguarda la conduzione dei veicoli. È Pilota Istruttore Land Rover.
Lorenzo Russo
Lorenzo Russo
Biologo, è una delle più esperte Guide Vulcanologiche fra quelle che operano in Sicilia e a Stromboli in particolare. È socio fondatore della più importante agenzia di Guide a Stromboli e pochi possono vantare di conoscere l’Isola, e in generale le Isole Eolie, come lui. Vive a Stromboli.
Marco Rosso
Marco Rosso
Ingegnere veneto, dopo la laurea, il dottorato, il master e alcuni anni di professione ha deciso di muoversi lungo i percorsi più affascinanti del Sud America attraverso un viaggio durato due anni. È approdato in Patagonia cilena e lì ha stabilito la sua base. Conosce il Sud America come pochi, sia negli aspetti naturalistici, sia in quelli storici e antropologici. Di lui apprezziamo anche la simpatia e l’entusiasmo contagioso.