Viaggio a Fuerteventura
Dall’8 al 16 aprile 2023
La più “africana” e la più selvaggia delle Canarie, Fuerteventura è un museo di vulcanologia a cielo aperto. Spiagge e dune di inquietante bellezza, in cui è davvero difficile scorgere un essere umano, seguono una linea di costa che si trasforma con l’alternarsi delle maree.
Un viaggio a Fuerteventura offre anche un’interessante comunità rurale, pacifica e indolente, espressione diretta dell’ambiente in cui vive: un luogo quasi alieno, un’isola dall’eterna, tiepida primavera in cui i giorni di pioggia nel corso dell’anno si contano sulle dita di due mani. Nel 2009 l’UNESCO ha dichiarato l’isola e il suo habitat marino Riserva della Biosfera.
L’aliseo e la vicinanza con la costa africana definiscono i caratteri del clima, temperato, arido e ventilato. L’oceano, invece, identifica due versanti, uno eternamente battuto dalle onde ed uno eternamente protetto. Nell’entroterra, canyon e forme meravigliose in cui Madre Natura si è esercitata a scolpire rocce diverse, dal granito all’arenaria. E a sera, dopo spiagge ed escursioni, i frutti del mare e di una terra arida e salmastra: pescado, mariscos, cabrito e arugadas.
Colpo d’occhio sul viaggio
Fuerteventura è un’isola piuttosto estesa. Poco meno di 100 chilometri in linea d’aria separano Corralejo, all’estremità nord orientale, dal faro di Punta Jandía a sud ovest. È un’isola in gran parte desertica, con vasti settori della costa e dell’interno in cui l’unica traccia umana è costituita da piste sterrate. Il turismo di massa è confinato in una manciata di località limitate ad alcuni settori della costa orientale. Fuerteventura offre quindi centinaia di chilometri di litorale selvaggio, roccioso e sabbioso, e un entroterra montuoso, costellato di piccoli villaggi rurali, del tutto ignorati dai flussi turistici maggiori.
In un viaggio a Fuerteventura è possibile osservare e ricostruire tutta la storia geologica delle Canarie attraverso escursioni facili ed estremamente panoramiche. L’isola offre infatti alcune delle spiagge più belle e selvagge al mondo, come Cofete o Sotavento, ma la sorpresa arriva anche da luoghi primordiali, talmente isolati e poco frequentati da non avere nemmeno un nome. Conoscendo gli orari delle maree è possibile accedere ad alcuni tratti di litorale particolarmente spettacolari ma anche fermarsi a contemplare la magia di luoghi che mutano completamente il loro aspetto, svelando meravigliose piscine naturali o vastissime barre sabbiose non visibili con l’alta marea.
La storia umana a Fuerteventura si esprime attraverso i suoi villaggi rurali, come Betancuria o La Oliva, i suoi terrazzamenti e i suoi antichi mulini, utilizzati per macinare cereali o per estrarre acqua dal sottosuolo.
Il nostro viaggio a Fuerteventura è pensato per offrire una conoscenza dell’Isola dal punto di vista ambientale, paesaggistico e umano ma anche per approfittare degli infiniti momenti di puro piacere che questa terra incontaminata regala ai suoi ospiti, sopra e sotto il livello del mare.
Altre 50 immagini dal nostro viaggio a Fuerteventura.
Viaggio a Fuerteventura: Itinerario
Giorno 1
Ci incontriamo all’aeroporto di Fuerteventura nel primo pomeriggio e ci trasferiamo ad Antigua. Il villaggio sorge proprio al centro dell’Isola, ai piedi del Massiccio di Betancuria. La sua posizione è ideale per un viaggio a Fuerteventura perché ci permette di scegliere giorno per giorno il settore dell’Isola che offre le condizioni meteorologiche migliori in base alle attività previste.
La prima tappa del nostro viaggio a Fuerteventura prevede una facile escursione fra le rovine di Atalayita, sito archeologico risalente all’epoca pre ispanica dei Majos. In serata raggiungiamo il litorale orientale presso Pozo Negro. Cena sulla spiaggia e rientro all’alloggio.
Giorno 2
Il villaggio di Ajuy sorge al centro di quella che i locali chiamano “costa selvaggia”, cioè il litorale occidentale dell’Isola, costantemente battuto dalle onde generate a latitudini più elevate dalle grandi tempeste atlantiche. La costa occidentale di Fuerteventura, aspra e di difficile accesso, ospita la maggior parte degli ambienti più affascinanti e sarà protagonista con alcune escursioni durante il viaggio. Sulla costa ovest l’energia delle onde e delle correnti impone prudenza agli appassionati di snorkeling.
Intorno ad Ajuy è possibile osservare alcune delle formazioni rocciose più interessanti di Fuerteventura e ricostruire circa 200 milioni di anni di storia geologica dell’Oceano Atlantico e delle Canarie. Queste rocce, particolarmente resistenti all’erosione, hanno generato forme fantastiche, grandi grotte ed un maestoso arco di roccia che cercheremo di raggiungere nel momento della bassa marea. In queste condizioni è spesso possibile passare sotto l’arco e approfittare di una serie di meravigliose piscine naturali.
Nel pomeriggio ci trasferiamo a Puertito de Los Molinos per un aperitivo davvero surreale ed uno dei tramonti più belli di Fuerteventura.
Cena a Villaverde e rientro all’alloggio.
Giorno 3
Ci concentriamo sul settore meridionale dell’Isola nel tratto di costa compreso fra La Pared e Cofete. In questo litorale davvero remoto della “costa selvaggia” le dune sono separate dall’oceano solo da basse scogliere erose dalle onde. Pochi visitatori raggiungono questo territorio a causa della scarsità di vie di comunicazione e dell’energia del mare. Qui le forze della Natura hanno inciso la costa disegnando forme bizzarre su materiali molto diversi, dalla roccia vulcanica compatta alle tenere arenarie.
Nel pomeriggio raggiungiamo la costa orientale nel suo punto più accogliente. La spiaggia di Sotavento, con le sue ampie lagune che nascono e scompaiono con l’alternanza della marea, ci accoglie per un ultimo bagno all’ora del tramonto. Cena a La Lajita prima di rientrare in alloggio.
Giorno 4
Giornata dedicata all’esplorazione della meravigliosa Isla de Lobos, tra Fuerteventura e Lanzarote. Lobos è territorio protetto per il suo valore ambientale. Molto interessante è la vegetazione su quest’isola dal clima desertico. Nonostante l’estensione davvero modesta, l’isola offre vari ambienti in cui è possibile osservare diverse associazioni vegetali fra cui quelle tipiche dei suoli aridi e salmastri. L’isola ospita anche numerose specie di uccelli.
Ceniamo nel villaggio di Triquivijate prima di rientrare ad Antigua.
Giorno 5
Il Parco Naturale di Corralejo ci offre la possibilità di scoprire l’origine delle sue dune. Un percorso di circa un’ora e mezza nella sabbia ci permette di raggiungere alcune delle dune più alte di osservare la vegetazione tipica di questo ambiente. Nel pomeriggio ci trasferiamo verso El Cotillo attraverso una pista che transita dal villaggio di Majanicho e dal grande Faro del Toston. Prima del faro incontriamo un tratto di costa molto bello e selvaggio caratterizzato da baie sabbiose protette da scogli affioranti. Con la bassa marea si formano ampie lagune protette dalle onde. È un luogo ideale per un tuffo prima di raggiungere El Cotillo e i suoi piccoli ristoranti gestiti direttamente dalle famiglie dei pescatori. Cena a El Cotillo e rientro ad Antigua.
Giorno 6
Il Massiccio di Betancuria presenta caratteri ambientali e paesaggistici particolari. La presenza di rocce “granitoidi” compatte e resistenti evita che la poca acqua piovana si disperda immediatamente nel terreno. La vegetazione riesce così a prosperare, almeno nei fondivalle. Una facile escursione ci permette di percorrere un canyon scavato nel granito fino ad una minuscola chiesa, luogo di pellegrinaggio per gli isolani. Poco distante troviamo forme bizzarre e un maestoso arco di roccia incisi nella sienite, una roccia molto interessante ricca di cristalli.
Pranziamo a Betancuria, l’antica capitale dell’Isola, luogo grazioso con begli edifici storici ed una grande chiesa. Nel pomeriggio ci trasferiamo a Playa del Valle, sulla costa occidentale, per un’escursione lungo le scogliere selvagge di Aguas Verdes. La bassa marea genera alcune delle piscine naturali più vaste e profonde di Fuerteventura. In condizioni di sicurezza, da valutare al momento, Aguas Verdes permette un indimenticabile bagno al tramonto. Ceniamo a Playa del Valle prima di rientrare ad Antigua.
Giorno 7
Dedichiamo la giornata alla Penisola di Jandía, estremità meridionale dell’Isola. In mattinata raggiungiamo una delle spiagge più belle e remote di Fuerteventura: il litorale di sabbia finissima è incastonato in una falesia composta di rocce policrome ricche di grandi cristalli. Pranziamo a Puertito de la Cruz. Nel primo pomeriggio ci trasferiamo di nuovo sulla costa occidentale per ammirare l’immensa spiaggia di Cofete, luogo selvaggio di inquietante bellezza. Approfittando ancora una volta della bassa marea, ci soffermiamo nel settore più interessante del litorale di Cofete, quello che offre grandi faraglioni, piscine naturali e sabbia finissima. Ceniamo a Morro Jable prima di rientrare ad Antigua.
Giorno 8
Il nostro viaggio termina con l’esplorazione del settore nord dell’Isola. Da Antigua seguiamo un percorso automobilistico attraverso l’entroterra agricolo di La Ampuyenta, Tetir e La Oliva.
Poco oltre il villaggio di Lajares scorgiamo il profilo di tre edifici vulcanici. Li esploriamo attraverso un’escursione di circa tre ore. Il percorso ci offre vedute ampie su tutto il settore nord di Fuerteventura e sulla vicina Lanzarote. Nel pomeriggio ci trasferiamo nella parte settentrionale del Parco Naturale di Corralejo. Qui, oltre alle celeberrime dune sabbiose, è possibile trovare punti molto interessanti per fare snorkeling. Il tratto di costa direttamente affacciato all’Isla de Lobos, in particolare, offre acque calme, specialmente con la bassa marea, e fondali ricchi di vita. Ceniamo a Tetir prima di rientrare ad Antigua.
Giorno 9
Un’ultima sosta alle Salinas del Carmen, pochi chilometri a sud della capitale Puerto del Rosario, conclude il nostro viaggio a Fuerteventura. Volo di rientro per l’Italia.
Legenda
Quota individuale per 9 giorni/8 notti: € 1980 + volo
La quota individuale comprende
- Biglietti aerei a/r dall’Italia
- Alloggio in hotel in camere a 2 letti con servizi e trattamento di pernottamento + prima colazione
- Geologo o Naturalista italiano per tutta la durata del viaggio
- Visite ed escursioni come da programma
- Autoveicoli 4X4 per tutta la durata del viaggio condotti in parte dai viaggiatori
- Carburante
- Materiale informativo e cartografico
- Assicurazioni bagaglio, spese mediche e annullamento
La quota non comprende
- Pranzi e cene
- Attrezzatura da snorkeling
- Quanto non menzionato alla voce “La quota comprende”
- Supplemento singola € 400
Dal nostro Blog
Viaggio a Fuerteventura: la nascita dell’oceano Atlantico
Chi è interessato alla geologia trova nelle rocce dell’isola tutta la storia dell’evoluzione dell’oceano Atlantico negli ultimi 200 milioni di anni.
Le prime manifestazioni vulcaniche risalgono infatti ai primi stadi del processo di separazione fra Africa e America e sono avvenute sulla “scarpata continentale” dell’Africa nord occidentale, cioè quella parte del continente africano che era già stata ricoperta dalle acque del nascente oceano…continua
Viaggio a Fuerteventura: l’effetto della “Corrente delle Canarie” sulla fauna marina
Perché la fauna marina alle Canarie è così ricca e varia? Dipende tutto dalle correnti oceaniche, in particolare dalla Corrente delle Canarie. Ce lo spiega la nostra Laura Redaelli, la stessa che conduce le attività di snorkeling durante il nostro viaggio a Fuerteventura dal 28 maggio al 5 giugno…continua
Hestur e Koltur sono due delle isole più remote alle Faroe. Un servizio di linea collega il villaggio su Hestur con Streymoy, l’isola maggiore, ma nessun turista si spinge fin qui. Quindici case adagiate sulla costa nord orientale dell’isola, senza alberghi, bar, musei, nessuna strada che possa permettere di raggiungere altri settori dell’isola…continua
Clima a Fuerteventura
Fuerteventura presenta un clima arido eccezionalmente stabile nel corso dell’anno.
Le temperature minime variano tra i 15° di gennaio ed i 22° di agosto, le massime tra 21° di gennaio e 28° di agosto e settembre.
A Fuerteventura cadono in media solo 200 mm di pioggia all’anno perché i rilievi dell’isola non sono sufficientemente elevati da determinare la formazioni di nubi consistenti, come accade invece, per esempio, a Tenerife. Le scarsissime precipitazioni si concentrano mediamente tra ottobre e marzo.
La temperatura dell’aria è controllata essenzialmente dalla temperatura superficiale dell’oceano e dalla direzione del vento. L’aliseo soffia infatti incessantemente alle Canarie dai quadranti settentrionali scorrendo sul fianco orientale dell’anticiclone delle Azzorre. Grazie alla presenza di questa corrente tepida le temperature a Fuerteventura non si discostano quasi mai dai valori medi ed offrono costantemente un clima secco che ricorda la nostra tarda primavera o l’inizio dell’estate.
Il vento varia nel corso dell’anno tra l’intensità minima di ottobre e la massima di luglio.
Il mare è balneabile lungo tutto l’arco dell’anno, sebbene la temperatura superficiale dell’oceano possa essere un po’ fresca per alcuni a febbraio e a marzo, quando si mantiene tra 18° e 19° C.
Il periodo che abbiamo scelto è quindi ideale per un viaggio a Fuerteventura perché le precipitazioni sono improbabili, le temperature sono perfette per le escursioni a piedi, il vento è statisticamente meno intenso che in altri periodi dell’anno, il mare è perfettamente balneabile e le fioriture sono nel loro massimo splendore.