Viaggio in Patagonia

Viaggio in Patagonia

Sulle orme di Alberto De Agostini
“La Cordigliera Patagonica Australe è fiancheggiata a oriente da estesi tavolati costellati di laghi e ad occidente da un intricato labirinto di canali, fiordi e isole che si perdono nelle turbolente acque del Pacifico […] Quando nel 1915 durante le mie prime escursioni all’estremità australe della Cordigliera, nella regione di Ultima Esperanza, ebbi la fortuna per la prima volta di contemplare i superbi massicci del Balmaceda, del Paine e delle candide catene interne da cui scendevano immensi fiumi di ghiaccio, ne rimasi profondamente entusiasmato e attratto.
Avevo trovato colà le stesse montagne maestose e ardite della Terra del Fuoco, le medesime forme caratteristiche delle cime dei ghiacciai, però in dimensioni maggiori, più gigantesche e soprattutto ritrovavo una vastissima zona montagnosa ancora sconosciuta la quale, oltre all’attrattiva delle sue bellezze naturali, racchiudeva problemi geografici di sommo interesse e offrivano un campo ancora vergine agli studi naturalistici e glaciologici.”
Così si apre la famosa opera “Ande Patagoniche” nella quale il geografo, fotografo, esploratore, alpinista e sacerdote Alberto De Agostini regala al mondo le prime immagini di una zona ancora inesplorata del Sudamerica.

E’ passato poco più di un secolo da quando l’esploratore piemontese mise piede in questa terra. Nonostante i settant’anni di sfruttamento intensivo – prima per l’allevamento ovino, poi anche per la produzione di energia elettrica – abbiano determinato cambiamenti, i paesaggi e le bellezze naturali continuano ad affascinare e a entusiasmare il cuore e la mente.
Il nostro viaggio in Patagonia è pensato per chi volesse conoscere in maniera profonda questo idilliaco angolo di Sudamerica, per chi vuole immergersi nella sua natura ancora largamente incontaminata, nei suoi immensi spazi aperti, ma anche nella storia dei popoli che qui si sono avvicendati.

Colpo d’occhio sul viaggio

Iniziamo il viaggio in Patagonia atterrando presso la città di El Calafate, in Argentina, e da qui ci spostiamo rapidamente verso le sponde settentrionali del Lago Viedma giungendo al paesino di El Chaltén, situato in una posizione privilegiata per escursioni a piedi nel settore settentrionale del Parco Nazionale Los Glaciares. Due intere giornate sono dedicate al trekking per ammirare le impressionanti guglie granitiche del Cerro Torre e del Fitz Roy, lasciando poi la possibilità di dedicare un’ulteriore giornata alla visita del Lago del Desierto e della magnifica vallata del Rio de Las Vueltas. Rientrati a El Calafate dedichiamo un paio di giornate alla scoperta del meraviglioso Lago Argentino nel quale terminano la loro corsa i ghiacciai del Campo de Hielo Sur. Fra questi spiccano i maestosi ghiacciai Spegazzini, Upsala e il ben noto Perito Moreno.
E’ arrivato il momento di trasferirsi in Cile e fare la piacevole scoperta del Parco Nazionale Torres del Paine, un’incantevole area protetta in cui spiccano le ardite e mostruose forme dei Cuernos e Torres del Paine. Fanno da sfondo enormi laghi multicolore e la fauna patagonica. Due intere giornate sono dedicate alla scoperta di questo bellissimo parco nazionale.
Scendendo lungo le azzurre acque del fiume Serrano visitiamo il Parco Nazionale Bernardo O’Higgins con i suoi ghiacciai Balmaceda e Serrano. Navighiamo quindi nel Fiordo Ultima Esperanza per raggiungere Puerto Natales. Mattinata dedicata alla visita della Laguna Sofia e dei suoi Condor Andini per poi raggiungere Punta Arenas prima di attraversare lo Stretto di Magellano. Raggiungiamo così la Terra del Fuoco e rientriamo in Argentina nella città più australe del pianeta: Ushuaia. Le ultime due giornate sono dedicate alla visita del Parco Nazionale Tierra del Fuego e ad un’indimenticabile navigazione lungo il leggendario Canale di Beagle.

Itinerario e programma di viaggio

1° giorno: Nel primo pomeriggio ritrovo all’aeroporto di Milano Linate e volo per Roma da dove si prosegue in coincidenza con volo notturno per il Sud America: pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno: Scalo a Buenos Aires alle prime ore del giorno e proseguimento per El Calafate e, in pullman, verso la famosa cittadina di El Chaltén; sistemazione in albergo e pomeriggio libero con possibile escursione al Mirador los Condores con suggestive vedute verso il massiccio del Fitz Roy ed il Lago Viedma.

3° giorno: Iniziamo il nostro viaggio in Patagonia con una bellissima escursione a caccia delle imponenti guglie del Cerro Torre. Dopo circa 3 ore di marcia raggiungiamo l’accampamento De Agostini situato ai piedi della Laguna Torre. Per chi volesse proseguire esiste la possibilità di camminare lungo la morena glaciale fino al campo avanzato Cesari Maestri da cui le “dita” granitiche di Torre, Egger e Standart appaiono ancora più imponenti. Pranzo al sacco libero e rientro nel pomeriggio a El Chaltén.

4° giorno: Una semplice passeggiata ci conduce oggi alla Laguna Capri dalla quale si prosegue verso l’accampamento Poincenot. Per i più allenati è d’obbligo la salita alla Laguna de los Tres dalla quale la vista della mole del Fitz Roy e dei suoi satelliti di granito è francamente impressionante. Chi cerca qualcosa di più rilassante può optare per un’escursione alle Lagune Madre e Hija per poi rientrare in paese.

5° giorno: Ecco un’escursione che ci permette di uscire dai sentieri più battuti e andare alla scoperta della zona settentrionale del Chaltén. In un paio d’ore di sterrato raggiungiamo la sponda meridionale del Lago del Desierto dalla quale possiamo effettuare una piccola ascensione al ghiacciaio Huemul fino a raggiungere la piccola laguna adagiata ai suoi piedi. Rientriamo sulle sponde del lago da dove, nel pomeriggio, possiamo inoltrarci lungo il suo versante orientale o rientrare, con più tempo disponibile, verso l’albergo facendo qualche sosta per ammirare la parete settentrionale del Fitz Roy che appare sopra il bosco.

6° giorno: Giornata di spostamento verso El Calafate. Ripercorriamo la strada fatta qualche giorno prima con gli affascinanti tavolati desertici della pampa argentina spazzata dal vento e tagliata a metà dai meandri del fiume La Leona. Dopo la sistemazione in albergo, pomeriggio libero con la possibilità di visitare l’interessante esposizione del Glaciarum.

7° giorno: Iniziamo ad esplorare il Campo de Hielo Sur in maniera più profonda attraverso una bellissima navigazione della durata di 8/9 ore che ci porta a tu per tu con alcuni dei giganti bianchi del campo di ghiaccio patagonico. Navighiamo in direzione del Brazo Norte visitando il Ghiacciaio Spegazzini e sbarcando lungo la baia omonima per una breve escursione. Prendiamo quindi la direzione del Canale Upsala dal quale possiamo osservare da lontano l’omonimo ghiacciaio con il suo ampio fronte. Nel pomeriggio prendiamo invece la via di ritorno verso il Canal de los Tempanos. Qui ammiriamo l’ammaliante bellezza del ghiacciaio Perito Moreno ed il suo fronte settentrionale dal quale costantemente si staccano enormi blocchi di ghiaccio che finiscono in questo braccio del Lago Argentino. Al termine rientro al molo e, da qui, in hotel.

8° giorno: Attraversiamo il confine ed entriamo in Cile nel paesino di Cerro Castillo dove possiamo pranzare e cambiare la moneta locale prima di dirigerci verso il più bel parco della Patagonia: Torres del Paine. Entriamo da Laguna Amarga dopo aver attraversato la steppa patagonica tra curiosi guanacos e simpatici nandù. Dopo alcune soste panoramiche raggiungiamo la cascata del Salto Grande da cui inizia una semplice escursione verso il Mirador los Cuernos, proprio sotto le due iconiche ed imponenti cime del massiccio. Nel tardo pomeriggio ci sistemiamo in albergo all’interno dell’area del parco.

9° giorno: Lunga giornata di trekking che viene tuttavia ripagata con l’indimenticabile vista dei tre pinnacoli di granito simbolo indelebile della Patagonia cilena. Indossati gli scarponi e preparati i bastoncini ci mettiamo in marcia verso la prima salita del Paso de los Vientos. Quasi sempre i condor sorvolano l’area e da qui possiamo godere di una bellissima vista sulla valle del Rio Ascencio. Si prosegue lungo un falsopiano tra un bellissimo bosco di lengas. Raggiungiamo così la radura da cui inizia la vera ascensione tra i massi granitici dell’antica morena…“et Voilà!”. Nell’ordine da destra verso sinistra: Torre Monzino, Torre Central e Torre De Agostini.

10° giorno: Il nostro secondo giorno di trekking nel parco ci porta nuovamente a godere di una piacevole escursione lontano dalla folla e a più diretto contatto con la natura incontaminata della Patagonia. Iniziamo il nostro trekking lungo la sponda meridionale della Laguna Verde. Costeggiamo quindi la Laguna Honda con la panoramica del massiccio del Paine. Un paio di ore di terreno ondulato ci conducono nella parte finale del sentiero con lo spettacolare Mirador del Toro che ci regala una vista impareggiabile sul Lago Toro e sulla foce del fiume Paine.

11° giorno: Navighiamo lungo le sinuose e fredde acque del Rio Serrano a bordo di uno Zodiac e proprio alla foce del fiume entriamo nel Parco Nazionale Bernardo O’Higgins, il più esteso dei parchi cileni. Camminiamo lungo una piccola laguna proglaciale osservando l’elegante ghiacciaio Serrano scendere da una stretta gola e tuffarsi nelle acque verdastre del lago ricolmo di blocchi di ghiaccio. In barca visitiamo il Cerro Balmaceda tagliato a metà dall’omonimo ghiacciaio che fino a trenta anni fa lambiva le acque del fiordo. Ci aspetta quindi una bellissima navigazione lungo il fiordo Ultima Esperanza per raggiungere l’estancia patagonica dove assaggiamo il classico agnello. Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Puerto Natales per la sistemazione in albergo.

12° giorno: Mattina tranquilla nell’allegra cittadina di Puerto Natales. Nella valle del Lago Sofia possiamo osservare i condor andini. Una breve escursione ci porta a risalire i versanti orientali del Cerro Benitez sulla cui parete nord si incontrano le aree di nidificazione dei condor. Rientrati in paese nel pomeriggio ha luogo il trasferimento verso la città di Punta Arenas, adagiata sulle acque dello Stretto di Magellano: sistemazione in hotel.

13° giorno: Oggi ci aspetta il trasferimento più lungo dell’intero viaggio. Raggiunta la Primera Angostura e attraversato lo stretto, superiamo la cittadina di Cerro Sombrero, centro dell’estrazione petrolifera cilena sull’isola, e attraversiamo il confine a San Sebastian. Passati i controlli doganali puntiamo verso l’Oceano Atlantico e l’abitato di Rio Grande per poi finalmente dirigerci verso sud, attraversare le Ande Fuegine e raggiungere la città di Ushuaia.

14° giorno: Il percorso di oggi prevede la concatenazione di un paio di sentieri all’interno del Parco Nazionale Tierra del Fuego, che ci permette di passare da una zona boschiva nella parte alta del parco (Sendero Pampa Alta) verso la zona costiera (Sendero de la Costa). Ancora una volta è interessante osservare il cambio di vegetazione tra il fitto bosco sempreverde di Coigue e Canelo e la zona costiera/fluviale dominata dalla torbiera dove licheni, muschi e funghi la fanno da padrone e dove regnano incontrastati la Lenga e il Ñirre. Raggiunta la Bahia Lapataia ci troviamo alla fine della Ruta 3, la lunghissima strada che collega l’Alaska con Ushuaia.

15° giorno: Salpiamo di buona mattina lasciandoci Ushuaia alle spalle e imboccando il leggendario Canale di Beagle, oggetto di un secolo di dispute ed incidenti tra Cile e Argentina. Qui il viaggio acquista subito un alto valore naturalistico. Troviamo infatti i primi uccelli marini tra i quali spiccano stercorari, petrel e cormorani. Viene poi il turno dei leoni marini sudamericani e delle otarie orsine che ci aspettano nell’isola de los Lobos prima dell’incontro con il faro del fin del mundo “Les Eclaireurs”. Il viaggio continua verso l’estremo orientale del canale con l’isola Martillo dove troviamo i pinguini di Magellano, Papua e a volte qualche pinguino Reale. Lasciata l’isola raggiungiamo la remota Estancia Harberton. Qui si respira aria da fine del mondo passeggiando tra le antiche installazioni oggi restaurate e trasformate in museo. Il ritorno ad Ushuaia avviene in minibus lungo la Ruta J, attraversando il Passo Garibaldi e scendendo nuovamente verso il mare ed Ushuaia.

16° giorno: Ad Ushuaia termina il nostro viaggio in Patagonia e in Terra del Fuoco. Ultima mattina in città, prima di salire sul volo che, nel primo pomeriggio, ci permette di rientrare nella capitale argentina da dove si prosegue verso l’Italia con volo notturno: pasti e pernottamento a bordo.

17° giorno: Scalo pomeridiano a Roma e volo in coincidenza per Milano Linate che si raggiunge in serata.

Viaggio in Patagonia

Scarica il programma

Tour in Patagonia

Immagini

Staff

Marco Rosso Guida di 90° EST in Patagonia

Per la costruzione del nostro viaggio in Patagonia abbiamo scelto Marco Rosso.
Ingegnere veneto, dopo la laurea, il dottorato, il master e alcuni anni di professione ha deciso di muoversi lungo i percorsi più affascinanti del Sud America attraverso un viaggio durato due anni. E’ approdato in Patagonia cilena e lì ha stabilito la sua base. Conosce il Sud America come pochi, sia negli aspetti naturalistici, sia in quelli storici e antropologici. E’ guida escursionistica ufficiale in Cile e opera stabilmente nel Parco Nazionale Torres del Paine.
Con Marco condividiamo la passione per l’esplorazione, la continua ricerca di luoghi e storie umane che ci porta a scoprire ambienti poco frequentati. Di Marco apprezziamo anche la simpatia e l’entusiasmo contagioso. Spesso Marco è affiancato da altre guide di 90° EST.

Quota individuale per 17 giorni/16 notti: in fase di definizione

La quota individuale comprende

  • Viaggio aereo con voli di linea come da programma (incluse tasse aeroportuali e un bagaglio da stiva max 23 kg).
  • Sistemazione in hotel 3/4 stelle in camera doppia con trattamento di pernottamento e prima colazione.
  • Trasferimenti in bus riservato, navigazioni escursioni visite e ingressi ai parchi come da programma, guide locali in tutti i parchi nazionali, guida naturalistica/escursionistica e accompagnatore residente in Patagonia per l’intero percorso a terra in Sudamerica, un pranzo in Estancia, polizza di assistenza “medico-bagaglio-annullamento”.

La quota non comprende

  • I pasti liberi, le bevande, gli ingressi non in programma, le mance e quanto non espressamente citato nel programma.
  • Supplemento singola € 1590

Il viaggio in Patagonia è in partenza tra

0
0
0
0
giorni
0
0
Hrs
0
0
min
0
0
sec

Dal nostro Blog

Qualche sera fa stavo guardando un film sulla storia del “quasi” conflitto bellico tra Cile e Argentina. Si intitola “Mi mejor enemigo” (Il mio miglior nemico) e mostra come qui, in Patagonia, le differenze storiche, culturali e geografiche siano praticamente inesistenti tra un lato e l’altro della frontiera. I due presidi militari si trovano a difendere un confine inesistente. Dopo i primi mesi di noiose giornate in trincea chiedendosi il perché di una guerra tanto inutile, i due schieramenti decidono di avvicinarsi con l’immancabile partita di calcio seguita da un buon mate e da un asado patagonico…continua

Viaggio a Fuerteventura: la nascita dell’oceano Atlantico

Chi è interessato alla geologia trova nelle rocce dell’isola tutta la storia dell’evoluzione dell’oceano Atlantico negli ultimi 200 milioni di anni.
Le prime manifestazioni vulcaniche risalgono infatti ai primi stadi del processo di separazione fra Africa e America e sono avvenute sulla “scarpata continentale” dell’Africa nord occidentale, cioè quella parte del continente africano che era già stata ricoperta dalle acque del nascente oceano…continua

Viaggio a La Palma: Roque de los Muchachos

A La Palma uno dei più prestigiosi osservatori astronomici del pianeta, gestito dall’Istituto di Astrofisica delle Canarie, ospita telescopi di tutte le nazioni d’Europa. Il Gran Telescopio Canarias (“Grantecan” con uno specchio di 10,4 metri di diametro, il più grande al mondo), il telescopio italiano Galileo (3,58 metri), il Swedish Solar Telescope, il William Herschel Telescope (4,2 metri) e il MAGIC Telescope (Major Atmospheric Gamma-ray Imaging Cherenkov Telescope) sono alcuni degli strumenti installati a Roque de los Muchachos….continua