Scenografia – L’estate, per come la intendiamo noi, dura davvero poco in Islanda, appena una decina di settimane. Gli islandesi allora, più che su parametri meteorologici, scelgono di distinguere le stagioni sulla base di riferimenti astronomici. Le ore di luce nel corso della giornata, per esempio. La festa di San Giovanni, 24 giugno, detta Jóhnsmessa, con le sue 24 ore di luce è una specie di ferragosto. La loro “estate” luminosa, allora, inizia già a metà aprile, quando praticamente non diventa mai buio. Dalla parte opposta della loro “estate” c’è un giorno, il cui calendario varia ogni anno, in cui si può dire che l’estate (quella della luce) stia finendo. È quando l’oscurità torna ad essere sufficientemente intensa da attivare i sensori dei lampioni di Reykjavík. Succede intorno al 10 di agosto. Si accendono i lampioni verso le 11 di sera, e si spengono poche ore dopo, verso le 3 di mattina. C’è sempre qualcuno che vedendo i lampioni accesi per la prima volta dice sorridendo: “È finita…” Per noi mediterranei, invece, significa ancora venti ore di luce piena da spendere al meglio fra Altopiani e coste selvagge. Ogni tanto abbiamo anche visto l’aurora boreale, in questo periodo, ma fate pure finta che non ve l’abbiamo detto.
Tour Islanda: 12 – 26 agosto
Scenografia – L’estate, per come la intendiamo noi, dura davvero poco in Islanda, appena una decina di settimane. Gli islandesi allora, più che su parametri meteorologici, scelgono di distinguere le stagioni sulla base di riferimenti astronomici. Le ore di luce nel corso della giornata, per esempio. La festa di San Giovanni, 24 giugno, detta Jóhnsmessa, con le sue 24 ore di luce è una specie di ferragosto. La loro “estate” luminosa, allora, inizia già a metà aprile, quando praticamente non diventa mai buio. Dalla parte opposta della loro “estate” c’è un giorno, il cui calendario varia ogni anno, in cui si può dire che l’estate (quella della luce) stia finendo. È quando l’oscurità torna ad essere sufficientemente intensa da attivare i sensori dei lampioni di Reykjavík. Succede intorno al 10 di agosto. Si accendono i lampioni verso le 11 di sera, e si spengono poche ore dopo, verso le 3 di mattina. C’è sempre qualcuno che vedendo i lampioni accesi per la prima volta dice sorridendo: “È finita…” Per noi mediterranei, invece, significa ancora venti ore di luce piena da spendere al meglio fra Altopiani e coste selvagge. Ogni tanto abbiamo anche visto l’aurora boreale, in questo periodo, ma fate pure finta che non ve l’abbiamo detto.
Il tour in Islanda inizia con alcune fra le località più conosciute: una passeggiata nel Parco Nazionale di Þingvellir, una sosta ai geyser di Strokkur e alla cascata di Gullfoss. Ci addentriamo poi nel corridoio desertico di Kjölur verso Nord fino al Lago Mývatn. In questa zona si concentrano imponenti fenomeni vulcanici: gli pseudocrateri di Skútustaðir, proprio in riva al lago, il vulcano Hverfell e le pozze di fango bollente. Non lontano dal lago si trova il Parco Nazionale di Jökulsárgljúfur con Dettifoss, la più imponente cascata d’Europa. Un paesaggio desertico multicolore ospita forme e ambienti che si susseguono come le sale di un museo fino alle pendici del vulcano Askja. Qui sostiamo per due giorni per un’escursione fra le recenti colate di basalto nella grande caldera di Askja, per un bagno nel lago caldo del cratere di Viti, e per una corsa automobilistica nel deserto di sabbia nera fino alle insidiose sorgenti del torrente Jökulsá á Fjöllum. Una pista poco frequentata ci porta negli altopiani orientali ove ci attendono una piccola cascata di acqua bollente nella valle di Fljótsdalur, uno dei più profondi ed estesi canyon d’Europa e l’ambiente in cui è ambientato “Gente Indipendente”, il capolavoro di narrativa contemporanea che è valso il Premio Nobel allo scrittore islandese Halldór Laxness. Il nostro percorso verso est ci porta poi sull’oceano, nel piccolo villaggio di Borgarfjörður, e da qui verso la costa meridionale. Lungo il percorso incontriamo Fossardalur, la “Valle delle cascate“, un’oasi di pace, silenzio e suggestione che merita una sosta. Percorriamo poi il tratto più spettacolare di tutta la Ring Road per fermarci due giorni alla Laguna degli Iceberg di Jökulsárlón e al Parco Nazionale di Skaftafell. Una delle piste più belle d’Islanda ci riporta all’interno, nella regione di Landmannalaugar attraverso la valle di Eldgja. Avremo due giorni e due notti per goderci i colori di Landmannalaugar e le sue acque calde. Per le ore di riposo una casa di legno tutta per noi.
Mini documentari dai nostri viaggi
Paolo Cortini, geologo, e Laura Redaelli, biologa marina, ci portano a scoprire le meraviglie naturalistiche nelle località raggiunte durante i viaggi di 90° EST. Tutti i video sono disponibili in HD sul nostro canale YouTube.
La regione interna e selvaggia d’Islanda, quella che non dispone di strade asfaltate, ponti, villaggi e punti di rifornimento prende il nome di “Altopiani“. Questo esteso territorio, in gran parte inaccessibile, nasconde il meglio di questo paese: spazi sconfinati, immensi ghiacciai, grandi sistemi vulcanici, torrenti impetuosi, sorgenti calde naturali. È una delle aree incontaminate più vaste d’Europa ed ospita, inoltre, il più grande deserto sabbioso del continente. Per accedere a questo territorio e per soggiornarvi sono necessari mezzi 4X4 speciali ed un’organizzazione che consenta alcuni giorni di autonomia di viveri e carburante. Gli Altopiani offrono esperienze intense e coinvolgenti ma richiedono consapevolezza, prudenza e responsabilità. Per questo le nostre guide hanno una preparazione specifica maturata in anni di formazione in Italia e in Islanda. Consulta la nostra pagina di approfondimento se vuoi sapere di più sulla gestione dei nostri viaggi in Islanda, sui veicoli e sulle nostre guide. L’itinerario di questo viaggio prevede tutte le località che ogni viaggiatore si aspetta di raggiungere, ma riserva tempo prezioso all’esplorazione degli Altopiani.
Per scoprire il valore aggiunto di un viaggio in Islanda con 90° EST ecco date e sedi dei nostri prossimi incontri. L’ambiente, i percorsi, le sistemazioni, i nostri 4X4 speciali, la filosofia di viaggio e tutti i dettagli direttamente dalla voce dei nostri accompagnatori. La partecipazione è libera e gratuita. Per la gestione degli spazi è richiesta l’iscrizione.
Itinerario e programma di viaggio
Sabato 12 Ci troviamo all’aeroporto di Reykjavík Keflavík e da qui ci trasferiamo alla guesthouse. Pernottamento in guesthouse a Reykjavík.
Domenica 13 In un raggio di poche decine di chilometri dalla capitale troviamo tre mete classiche: il Parco Nazionale di Þingvellir, sede del primo parlamento democratico d’Europa e luogo celeberrimo per ragioni geologiche, la grande cascata di Gullfoss e il Geyser di Strokkur, uno dei siti più fotografati d’Islanda. Nel pomeriggio lasciamo i luoghi frequentati e ci addentriamo nel deserto centrale di Kjölur. Siamo diretti a Kerlingarfjöll. Lungo il percorso ci fanno compagnia due fra i più estesi ghiacciai d’Islanda: il Langjökull alla nostra sinistra e l’Hofsjökull alla nostra destra. Cena e pernottamento in rifugio a Gíslaskáli.
Lunedì 14 Partiamo di buon mattino per una suggestiva escursione a piedi a Kerlingarfjöll fra nuvole di caldo vapore e rivoli d’acqua a diverse temperature. Raggiungiamo poi Hveravellir per un rilassante bagno caldo in una delle più confortevoli sorgenti calde d’Islanda. Nel pomeriggio riprendiamo la via in direzione Nord, completiamo l’attraversamento del deserto centrale, sostiamo ad Akureyri, seconda città d’Islanda per numero di abitanti, e raggiungiamo il villaggio di Húsavík sulla costa settentrionale. Cena e pernottamento in guesthouse a Húsavík.
Martedì 15 Ci attende una giornata particolarmente intensa. Iniziamo con un’uscita in gommone RIB
dedicata all’osservazione dei cetacei. Húsavík è la località migliore di tutta l’Islanda per questo tipo di attività. Ci spostiamo quindi verso Sud per trasferirci sulle verdi sponde del Lago Mývatn, al centro di una delle zone vulcaniche più attive d’Islanda. Possiamo scegliere tra varie attività: la salita al cratere del vulcano Hverfell o la visita all’oasi di Höfði, per esempio, vero museo all’aria aperta sulle essenze vegetali di questo ambiente lacustre. Raggiungiamo quindi Dettifoss, la più imponente cascata d’Europa, per poi rientrare in pieno deserto lungo un’aspra pista che attraversa colate di basalto e depressioni colmate di pomice. Un tripudio di colori dal nero all’oro ci accompagna fino al vulcano Askja e al rifugio Dreki che useremo per due giorni come campo base. Cena e pernottamento in rifugio a Dreki.
Mercoledì 16 Giornata dedicata all’esplorazione della caldera del vulcano Askja. Una piacevole passeggiata in ambiente vulcanico ci porta al lago caldo nel cratere di Viti. Bagno tonificante
e rientro al rifugio. Prima di cena, o subito dopo, ci attende una facile esplorazione del profondo canyon di Drekagil, proprio alle spalle del rifugio. Cena e pernottamento in rifugio a Dreki.
Giovedì 17 Un’escursione automobilistica nel deserto di sabbia nera fra il vulcano Askja e le insidiose sorgenti del torrente Jökulsá á Fjöllum ci permette di raggiungere la grande colata del vulcano Bárðarbunga, frutto dell’eruzione terminata nel mese di febbraio 2015. Ci spostiamo quindi negli altopiani orientali, regione dominata dal vulcano Snæfell. La pista attraversa scenari desertici di grande suggestione e vallate verdeggianti. Sostiamo per un incredibile bagno
sotto una piccola cascata bollente in un’oasi verde pressoché sconosciuta al grande pubblico. Cena e pernottamento in rifugio a Snæfell.
Venerdì 18 Raggiungiamo il ghiacciaio Vatnajökull, il più esteso del Pianeta al di fuori delle calotte polari, per una facile escursione. Ci muoviamo in direzione della costa orientale sostando nella cittadina di Egilsstaðir per rifornimenti ed eventuali souvenir. Nel pomeriggio ci trasferiamo nel minuscolo villaggio di pescatori di Borgarfjörður seguendo una strada panoramica fra aspre montagne e alte scogliere. Cena e pernottamento a Borgarfjörður.
Sabato 19 Da Borgarfjörður proseguiamo verso Est fino alle montagne di Víknaslóðir. Questa regione è considerata una delle più belle per gli escursionisti perché alterna imponenti montagne, spesso innevate anche in estate, e dolci baie popolate solo da uccelli e foche. È un settore incontaminato e meraviglioso in cui è ancora possibile riconoscere le tracce di insediamenti umani antichissimi. Nel pomeriggio, attraversando una grande varietà di ambienti e valicando di nuovo le montagne, ci spostiamo verso la costa sud orientale. Il fiordo che ci accoglie, il Berufjörður, regala scorci fra i più maestosi di tutta la costa d’Islanda. Ci fermiamo a Eyjólfsstaðir, una località suggestiva, incastonata fra montagne che con i loro plateau catturano lo sguardo e la fantasia. La valle in cui sorge Eyjólfsstaðir si chiama Fossardalur, letteralmente “La Valle delle Cascate”. Cena e pernottamento in guesthouse a Eyjólfsstaðir.
Domenica 20 La valle di Fossardalur ci regala una passeggiata facile, ma molto panoramica, lungo uno dei suoi infiniti plateau rocciosi. Le rocce di cui sono fatte queste montagne sono famose fra i collezionisti di minerali di tutto il mondo per la qualità e l’abbondanza di cristalli di una particolare famiglia di minerali, le zeoliti. Nel pomeriggio percorriamo il tratto più spettacolare della costa sud orientale sostando al faro di Hvalnes o passeggiando sulla penisola di Stokksnes. In serata raggiungiamo Reynivellir, l’insediamento più vicino alla Laguna degli Iceberg di Jökulsárlón. Cena, visita “notturna” alla Laguna degli Iceberg e pernottamento in guesthouse a Reynivellir.
Lunedì 21 Torniamo a Jökulsárlón e alla spiaggia oceanica antistante per ammirarle in condizioni diverse di luce e di marea rispetto alla sera precedente. Ci trasferiamo poi alle pendici del grande vulcano Öræfajökull. Qui troviamo una serie di altri ghiacciai: lo Svínafellsjökull, il Fjallsjökull, lo Skaftafellsjökull e molti altri. Troviamo anche il Parco Nazionale di Skaftafell, con la cascata di Svartifoss e la meravigliosa valle di Morsardalur. In base alle condizioni meteo decidiamo come distribuire le attività prima di raggiungere il distretto di Álftaver. Cena e pernottamento in guesthouse a Þykkvabæjarklaustur.
Martedì 22 Attraversiamo l’impressionante piana alluvionale di Skeiðarársandur e le vaste colate del vulcano Laki per addentrarci poi tra le montagne lungo una delle piste più spettacolari d’Islanda. Raggiungiamo così la Riserva Naturale di Fjallabak e la valle di Eldgjá per una facile escursione fino ad una delle cascate più belle e meno conosciute d’Islanda. Cena e pernottamento in rifugio a Landmannahellir.
Mercoledì 23 Questa regione, vero atelier della Natura, offre una varietà di meraviglie. Dal ghiacciaio Mýrdalsjökull, a vari percorsi a piedi a Landmannalaugar, ad un bagno in una delle sorgenti calde naturali più suggestive d’Islanda, al deserto di Mælifellsandur. Organizziamo le giornate di oggi e di domani in modo da sfruttare al meglio le opportunità offerte da questo ambiente straordinario. Cena e pernottamento in rifugio a Landmannahellir.
Giovedì 24 Chi ha la fortuna di non avere “i minuti contati” per esplorare la Riserva Naturale di Fjallabak ha il privilegio di poter dedicare tempo prezioso anche agli ambienti che i flussi turistici maggiori tralasciano. I laghi, per esempio. Una passeggiata in assoluta solitudine nel cuore della Riserva è un’ottima occasione per congedarsi dagli Altopiani d’Islanda. Il pernottamento a Laugarvatn ci offre la libertà di dedicare quasi l’intera giornata al settore orientale della Riserva. Raggiungiamo Laugarvatn nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento in guesthouse a Laugarvatn.
Venerdì 25 Attraversiamo una vasta regione agricola con villaggi tradizionali, fattorie e allevamenti di cavalli. In base alle condizioni meteorologiche e ai desideri dei viaggiatori decidiamo l’itinerario di rientro verso la capitale. Tra le possibili attività abbiamo predisposto un’escursione a piedi al vulcano Fagradalsfjall, che ha avuto due lunghe e spettacolari fasi eruttive dal 19 marzo 2021. Raggiungiamo Reykjavík nel pomeriggio per la visita del centro cittadino. Cena libera e pernottamento in guesthouse.
Sabato 26 Ci trasferiamo all’aeroporto di Reykjavík Keflavík per il volo di rientro.
Le condizioni ambientali fra la prima metà di luglio e metà agosto sono piuttosto diverse. Le differenze maggiori sono nella distribuzione della luce e nell’abbondanza di fauna. Le giornate a luglio sono più lunghe, tanto che per tutto il mese non esiste una vera e propria notte. Questo vale anche per i primi giorni di agosto, ma verso metà mese le ore centrali della notte sono ormai scure. A luglio sono più abbondanti le fioriture e gli uccelli, ma non è possibile vedere l’Aurora Boreale. Questo fenomeno può invece essere osservato, in Islanda, a partire da metà agosto. Passa al viaggio dell’8 luglio
Nella breve estate islandese bastano pochi giorni per notare grandi cambiamenti. Sebbene il viaggio dell’8 agosto parta solo una settimana dopo quello dell’1 agosto, questo potrebbe essere sufficiente per trovare una popolazione di uccelli decisamente inferiore. Chi parte l’8 agosto ha, invece, una probabilità molto più elevata di riuscire a vedere l’Aurora Boreale, specialmente negli ultimi giorni di viaggio. Perché? Perché nel mese di agosto la notte guadagna minuti sul giorno molto velocemente. In 10 giorni la notte si allunga di più di un’ora. Passa al viaggio del 5 agosto
Nella seconda metà di agosto la pressione turistica in Islanda si attenua e anche i luoghi più celebri, specialmente in certi orari, ritrovano il fascino che li contraddistingue. Fra il 15 e il 31 agosto la notte si allunga di quasi un’ora e mezza. Il 31 agosto il sole sorge alle 6 e tramonta alle 20.45. La distribuzione di luce e oscurità è quindi ideale per sfruttare le giornate fino all’ora di cena, ma anche per organizzare le notti in modo da non mancare all’appuntamento con l’aurora boreale. La possibilità di vedere l’aurora boreale muovendosi liberamente negli Altopiani è una condizione unica, che si verifica nel corso dell’anno solo da metà agosto ai primi di settembre. Ogni anno, all’inizio di settembre, le autorità chiudono gli accessi agli Altopiani, che resteranno così avvolti nel silenzio fino alla fine di giugno. Passa al viaggio del 19 agosto
La seconda parte dell’inverno è un momento di pura magia in Islanda. A partire dai primi di febbraio le giornate sono sufficientemente lunghe e luminose da permettere di godere al meglio delle infinite situazioni che la costa e il primo entroterra offrono. Anzi, la costa è decisamente più interessante in inverno piuttosto che in estate. Per questo i nostri itinerari in Islanda cambiano tra una stagione e l’altra: per cogliere, di volta in volta, sempre le situazioni migliori. L’inverno è la stagione della fascia costiera, delle lagune glaciali, delle renne, delle scogliere innevate e…dell’Aurora Boreale. Islanda Aurora Boreale 9 giorni
Abbiamo costruito questo tour in Islanda a caccia di aurore boreali per rispondere ad una richiesta frequente dei nostri viaggiatori, quella di poter visitare anche la Penisola di Snæfellsnes, quel il sottile lembo di terra che si protende verso la Groenlandia, nelle migliori condizioni. È nato così un viaggio più lungo che comprende anche alcune località magiche dell’Islanda occidentale che si possono ammirare solo se si dispone di tempo. Il risultato è un itinerario straordinario da ovest a est per vedere tutto il meglio che l’Islanda possa offrire in inverno, per scoprire angoli meravigliosi della costa e del primo entroterra, che solo pochi fortunati viaggiatori hanno la possibilità di conoscere. Islanda Aurora Boreale 12 giorni
Itinerario (click sull’immagine)
Scarica il programma
Legenda
Alloggio con alimentazione a 220V
Negli Altopiani i rifugi non sono collegati alla rete elettrica nazionale e l’alimentazione è spesso a 9V/12V
Escursione a piedi di durata inferiore a 2 ore e dislivello contenuto in 200m
Escursione a piedi di durata compresa fra 2 e 4 ore e dislivello compreso fra 200 e 400m. Sono disponibili attività alternative
Escursione a piedi di durata superiore a 4 ore e dislivello compreso fra 400 e 600m. Richiede un minimo di allenamento. Sono disponibili attività alternative
Costume da bagno a portata di mano. Il percorso odierno prevede la sosta presso sorgenti calde balneabili o centri termali
Possibilità di effettuare whale watching compatibilmente con la tempistica e la disponibilità del gruppo
Attività facoltativa gratuita
Attività facoltativa non inclusa nella quota individuale
L’eruzione a Fagradalsfjall
Il 19 marzo 2021 è iniziata una spettacolare eruzione vulcanica a Fagradalsfjall, nella Penisola di Reykjanes. Si tratta di un fenomeno estremamente interessante dal punto di vista scenografico, ma anche scientifico a cui, immaginiamo, chi sceglie un viaggio in Islanda non voglia rinunciare. L’eruzione, fino ad oggi, si è svolta in due fasi: da marzo a settembre 2021 e durante tutto il mese di agosto 2022. Abbiamo seguito l’evoluzione degli eventi geologici nella Penisola di Reykjanes nei due anni precedenti l’inizio dell’eruzione e da lì abbiamo condotto alcuni collegamenti in diretta e lezioni per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze Naturali dell’Università Statale di Milano. Compatibilmente con il necessario rispetto di adeguati standard di sicurezza e con l’effettivo stato di attività del vulcano, abbiamo previsto un’escursione a Fagradalsfjall nelle giornate del 13 o del 25 agosto. Si tratta di un percorso a piedi di circa 14 chilometri, segnalato e monitorato, privo di dislivelli significativi. Il programma della giornata potrà variare in funzione delle condizioni meteorologiche e delle eventuali disposizioni delle Autorità locali.
Staff e mezzi di trasporto
Un Geologo italiano, un autista islandese e un cuoco seguono il gruppo. Per questo tour in Islanda utilizziamo un minibus Mercedes Sprinter 4X4 modificato. Garantisce elevati standard di sicurezza, grande libertà di movimento e comfort. Il cuoco si muove autonomamente a bordo di un Land Rover Defender 110 modificato, evitando così di sottrarre al gruppo il tempo necessario ai rifornimenti e alla preparazione dei pasti. Con lui guadagniamo almeno tre ore al giorno.
Quota individuale per 15 giorni/14 notti: in fase di definizione
Questa, o una delle sue tante varianti, è una delle domande che riceviamo più spesso da chi cerca informazioni per un viaggio in Islanda.
La risposta non è immediata. Ci sono differenze significative fra un periodo e l’altro, innanzitutto nella distribuzione delle ore di luce nel corso della giornata, nell’abbondanza delle fioriture e della fauna…continua
Prima di un viaggio in un paese che non si conosce guide, saggi e romanzi aiutano ad entrare in contatto con la cultura locale e ad apprezzarne il carattere. Questa volta vi suggeriamo un libro da leggere al ritorno dall’Islanda o da iniziare durante il viaggio. Si tratta di “Gente Indipendente” (Sjálfstætt fólk) di Halldór Laxness, premio Nobel…continua
Classico dubbio, o curiosità, di chi progetta un viaggio in Islanda. Quante ore di luce, o di oscurità, ci sono in un giorno? Può sembrare una questione di poco conto, ma non lo è. Qualche esempio. Normalmente si pensa che l’inverno sia la stagione dell’aurora boreale. È vero ma…continua